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Un viaggio speciale

Questa idea è nata durante la pandemia quando, sempre super indaffarato, con il Covid mi sono ritrovato chiuso in casa, come tutti, e piano piano ho iniziato ad apprezzare quei momenti di ‘tranquillità’, senza stress e ansie quotidiane trasmesse normalmente dalla vita. Mi sono detto che quando sarebbe finita la pandemia avrei dovuto iniziare a vivere la vita in maniera più rilassante e da lì ho iniziato a programmare questo viaggio a ‘rallentatore’, senza dover rendere conto a nessuno“. Matteo di Fazio, giovane fotografo romano, ci ha raccontato così il suo viaggio verso una delle mete più ambite dei viaggiatori su due ruote: Capo Nord. A differenza di molti, ha voluto raggiungere questa meta con un mezzo da noi tanto amato: “ho cercato un mezzo che rispecchiasse questo stato d’animo, questa tipologia di esperienza, perché volevo staccare la spina dalla vita normale: un viaggio senza stress, senza fretta. Stavo dando un’occhiata su internet e tra i vari mezzi quello che mi ha subito colpito è stato il Ciao. Me ne sono subito innamorato. Allora ho iniziato la ricerca di un vecchio Ciao da sistemare.

La dedica

Matteo ha voluto dare un nome a questo suo compagno di viaggio curioso: “ho dato il nome Peppino al mio Ciao in onore di mio nonno, e gli ho anche dedicato il viaggio, perché è stato lui a trasmettermi questa passione dei viaggi “on the road”. Aveva paura di volare e mi diceva sempre di viaggiare via terra così da ammirare i vari paesaggi e conoscere nuove persone. Con questa scusa, 10 anni fa mi sono ritrovato ad accompagnarlo in Inghilterra in treno, oltre 30 ore: è stato un viaggio indimenticabile. Da lì ho iniziato a capire cosa voleva trasmettermi e ho iniziato a girare per il mondo via terra (quando mi è possibile).

Da un’idea al successo

Malossi è stata la prima azienda che ho contattato per un supporto, perché da ragazzino avevo anche io la mania dei motori e delle modifiche. Era un sogno montare componenti Malossi o semplicemente avere un adesivo attaccato sulla carrozzeria. Da lì pian piano altre aziende locali mi hanno dato un supporto con questo progetto. Mentre ero in viaggio la notizia si è diffusa sui social e ha preso un successo inaspettato. Al ritorno infatti il mio paese mi ha organizzato una festa , diversi giornali locali e nazionali come Gazzetta Dello Sport hanno parlato di questo viaggio e infine anche alcune TV come Tg3 e Rai1 sul programma Unomattina.

Il racconto

Matteo è anche fotografo dei Trofei Malossi ed è partito proprio dalla tappa di Pomposa con il suo Ciao in direzione Capo Nord, con sosta in azienda per un piccolo check pre-partenza. Ci ha raccontato le fermate salienti e le curiosità che ha affrontato: “è stato un viaggio ricco di emozioni, pieno di avventure e disavventure, di ogni luogo ho qualche ricordo che porterò con me a vita. In Italia ho passato le giornate a viaggiare la mattina presto e a godermi le varie località nel resto della giornata, non affrontavo molti chilometri per via del caldo. Quando sono partito c’erano oltre 40 gradi, era la settimana più calda dell’estate, e per non rischiare di fare danni viaggiavo con il fresco della mattina. Ho messo a dura prova Peppino ma ne è uscito a testa alta. Solo in Austria ho dovuto cambiare i rulli perché c’erano salite troppo ripide per il settaggio che avevo impostato. Dalla Germania in poi è iniziato il brutto tempo: per giorni ho viaggiato sotto la pioggia. In Svezia e in Finlandia non era possibile programmare le giornate di viaggio visto che le previsioni cambiavano di ora in ora. Alcuni giorni ho viaggiato per più di 4 ore bagnato dalla testa ai piedi. Devo ammettere che la Norvegia è stata la nazione più emozionante e più attesa del viaggio. Gli imprevisti più grandi alla fine sono stati le condizioni meteo: non ero attrezzato con l’abbigliamento giusto. Prima di partire ero preoccupato per il Ciao, ma alla fine non ha avuto grandi problemi. I componenti Malossi sono stati super affidabili e hanno retto alla grande per tutto il tragitto.

I moped regalano sempre emozioni

Il viaggio è durato 20 giorni, sono partito in solitaria, era una cosa che sentivo di fare da solo e avevo anche bisogno di staccare la spina da questa vita frenetica. Ho conosciuto tantissime persone lungo il tragitto. Ogni giorno avevo curiosi che mi fermavano per scambiare due chiacchiere e farmi i complimenti. La voce stava girando tra i vari motociclisti, infatti arrivato a Capo Nord qualcuno mi ha riconosciuto ed è venuto a chiedermi delle foto. Sicuramente non mi fermerò qui, ho tanti progetti di viaggio per il futuro: sto già iniziando a programmare altri viaggi, alcuni anche con Peppino.

Il Malossi Gas regala sempre emozioni, così come il Ciao d’altronde. Quale sarà la prossima avventura?

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